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Da: Ibs.it | 100 | Ean: 9788846765635 -

Alla fine del XIII sec., nel monastero cistercense di Helfta (uno dei centri più importanti della spiritualità tedesca del periodo), Matilde di Hackeborn rivelò alla sua allieva Gertrude e alla sconosciuta sorella N. una serie di visioni. Le due monache trascrissero questa narrazione mistica in latino e così nacque il Liber specialis gratiae. Il Liber godette, dal XV fino almeno al XVI sec. (ma con ramificazioni fino al XVIII), di una notevole fortuna: trasmesso (generalmente con il titolo di Liber Spiritualis Gratiae) da numerosi manoscritti in latino, conobbe anche (nel '400) volgarizzamenti in medio olandese, medio alto tedesco, medio svedese e medio inglese (spesso con tradizioni ricche e complesse). Alle \"traduzioni\" nelle varie lingue europee si aggiunge ora il volgarizzamento umbro sconosciuto (fine XV o inizio XVI secolo), conservato nel Fondo Armanni dell'Archivio di Stato di Gubbio (ms. 1 G 2), intitolato Libro de Spirituale Gratia della beata Melchiade. L'identificazione di questo volgarizzamento costituisce un importante punto di partenza per la ricostruzione dei rapporti (in particolare in prospettiva cultural-linguistica) del monastero della SS. Trinità di Gubbio con i monasteri di Monteluce a Perugia e di S. Lucia a Foligno, i due principali centri del movimento osservante femminile umbro, soprattutto nella seconda metà del XV secolo. Anche sul piano storico-linguistico, si tratta di una testimonianza preziosa per la ricostruzione di un contesto linguistico marcatamente femminile in cui proficuamente s'incontrano registri \"alti\" e presenze localistiche.

Da: Ibs.it | 100 | Brand: Giovanni Galardini Ean: 9788888802282 -

Da: Lafeltrinelli.it | 100 | Brand: Mariateresa Sivieri Ean: 9788868640798 -

Da: Ibs.it | 100 | Brand: Mariateresa Sivieri Ean: 9788868640798 -

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Maria Luciana Buseghin Ean: 9788850103157 -

Com'è avvenuto il passaggio dalla sibilla antica a quella medievale? Perché questa profetessa è divenuta col tempo una demoniaca maga seduttrice contornata da fate-ancelle? Perché la sua figura contiene due immagini di donna, la seduttrice e la salvatrice? Come si è trasmesso il modello femminile sotteso alla sibilla e che relazioni ha col mondo in cui vive ancora oggi, grazie alla recente \"riscoperta\" del mito sibillino? E ancora: cosa ne hanno pensato i pastori dei sibillini, i letterati, gli artisti, gli studiosi d'Italia e d'Europa dal XIV al XX secolo? Chi sono questi personaggi e perché sono stati attratti dal mito sibillino? A tutti questi interrogativi risponde questo saggio dell'antropologa culturale Maria Luciana Buseghin, arricchito dalle finestre etimologiche di Giancarlo Gaggiotti che aiutano a capire, grazie all'analisi linguistica, le vicende lontane e vicine di questa complessa figura, protagonista al femminile del mondo magico mediterraneo.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Lamberto Gentili Ean: 9788898633241 -

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Andrea Tittarelli Ean: 9788893924979 -

L’amministrazione condivisa può essere definita come un modello di governance in cui le decisioni e le responsabilità vengono condivise tra diverse parti interessate, mirando a coinvolgere attivamente la comunità e a rispondere ai bisogni collettivi. Rappresenta un modo per superare le tradizionali divisioni tra settori e creare un approccio più integrato e partecipativo nella gestione degli affari pubblici e dei servizi sociali. Una volta inquadrato il trend normativo nazionale, facendo leva sull’iniziativa legislativa locale più evoluta, quella umbra, il libro offre, a mo’ di toolkit, linee guida e strumenti pratici finalizzati alla generazione di procedure amministrative adeguate, sia di co-programmazione sia di co-progettazione, e alla gestione deire lativi processi partecipativi con un focus sulla metodologia pianificatoria del service design.

Da: Ibs.it | 1 | Brand: Andrea Tittarelli Ean: 9788893924979 -

L’amministrazione condivisa può essere definita come un modello di governance in cui le decisioni e le responsabilità vengono condivise tra diverse parti interessate, mirando a coinvolgere attivamente la comunità e a rispondere ai bisogni collettivi. Rappresenta un modo per superare le tradizionali divisioni tra settori e creare un approccio più integrato e partecipativo nella gestione degli affari pubblici e dei servizi sociali. Una volta inquadrato il trend normativo nazionale, facendo leva sull’iniziativa legislativa locale più evoluta, quella umbra, il libro offre, a mo’ di toolkit, linee guida e strumenti pratici finalizzati alla generazione di procedure amministrative adeguate, sia di co-programmazione sia di co-progettazione, e alla gestione deire lativi processi partecipativi con un focus sulla metodologia pianificatoria del service design.

Da: Ibs.it | 1 | Brand: Lamberto Gentili Ean: 9788898633241 -

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Ean: 9788871156712 -

Da: Ibs.it | 1 | Ean: 9788871156712 -

Da: Ibs.it | 1 | Brand: Maria Luciana Buseghin Ean: 9788850103157 -

Com'è avvenuto il passaggio dalla sibilla antica a quella medievale? Perché questa profetessa è divenuta col tempo una demoniaca maga seduttrice contornata da fate-ancelle? Perché la sua figura contiene due immagini di donna, la seduttrice e la salvatrice? Come si è trasmesso il modello femminile sotteso alla sibilla e che relazioni ha col mondo in cui vive ancora oggi, grazie alla recente \"riscoperta\" del mito sibillino? E ancora: cosa ne hanno pensato i pastori dei sibillini, i letterati, gli artisti, gli studiosi d'Italia e d'Europa dal XIV al XX secolo? Chi sono questi personaggi e perché sono stati attratti dal mito sibillino? A tutti questi interrogativi risponde questo saggio dell'antropologa culturale Maria Luciana Buseghin, arricchito dalle finestre etimologiche di Giancarlo Gaggiotti che aiutano a capire, grazie all'analisi linguistica, le vicende lontane e vicine di questa complessa figura, protagonista al femminile del mondo magico mediterraneo.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Cantina Margò -

Il Bianco Frizzante ‘ACDT’ di Cantina Margò è un rifermentato in bottiglia dalla personalità funky che si fa apprezzare per la sua capacità di associare scorrevolezza e una certa concentrazione. Siamo in frazione Case Nuove, provincia di Perugia, territorio in cui nel 2008 il vignaiolo umbro Carlo Tabarrini ha avviato la propria attività vitivinicola dedicando il nome della cantina alla sua figlia primogenita Margherita, soprannominata Margò. La piattaforma ampelografica della tenuta, che oggi conta all’incirca 3 ettari di vigneti, è riservata ai vitigni della tradizione umbra come il Sangiovese, il Trebbiano e il Grechetto. Il nome ‘ACDT’ rappresenta una storpiatura del nome del celeberrimo gruppo hard rock australiano AC/DC in chiave “acidula”, allusione al termine inglese “acidity”. Cantina Margò Bianco Frizzante ‘ACDT’ viene realizzato con sole uve Trebbiano coltivate in maniera sostenibile su un suolo formato prevalentemente da marne. Dopo la raccolta manuale i grappoli vengono trasferiti in cantina per la diraspatura seguita dalla fermentazione alcolica spontanea in vasche di acciaio inox. Successivamente, il vino viene posto in bottiglia e addizionato di mosto fresco ottenuto da una parte di uve lasciate in appassimento, così da realizzare la rifermentazione in bottiglia. Alla vista, ‘ACDT’ Cantina Margò Bianco Frizzante esprime una tonalità giallo paglierino luminoso. Lo spettro aromatico si mostra vivace e delicato nei suoi richiami di frutta a polpa gialla, agrumi e fiori di campo che incontrano piacevoli sensazioni erbacee. Il gusto spicca per croccantezza ed energia, nonché per il suo carattere funky e l’ottimo equilibrio tra l’agile freschezza e l’appagante morbidezza. Il finale leggiadro insiste su percezioni di agrumi coerenti con l’olfatto.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Annesanti -

“Nasciolo” di Annesanti si annuncia con un biglietto da visita in cui è la freschezza ad annunciarsi con vigore. La Barbera vinificata in rosa è una delle tante trovate positive di Francesco Annesanti, giovane viticoltore umbro che riesce con quest’etichetta a renderci un po’ più felici dopo le giornate faticose. La lavorazione solo in acciaio esalta una bevibilità a tratti disarmante, tant’è che la bottiglia finisce quasi senza accorgersene, grazie anche alla piacevole scia sapida che ne accompagna il sorso. “Nasciolo” è un vino che nasce da un vitigno che, pur non essendo tra i più rappresentativi della viticoltura umbra, viene coltivato in diverse parti della regione, la Barbera. Annesanti alleva questa varietà nell’area della Valnerina con il sistema dell’archetto e del guyot, in parcelle esposte verso sud-est, caratterizzate da un sottosuolo limoso e argilloso. Il mosto fermenta in maniera spontanea, grazie alla presenza di lieviti indigeni, in serbatoi d’acciaio inox dove la temperatura viene mantenuta costante. L’affinamento finale ha una durata di pochi mesi, e si svolge sempre in serbatoi d’acciaio inox. Al termine di questo breve periodo, il vino è pronto per venire imbottigliato e commercializzato. Il rosato "Nasciolo" si rivela con un colore rosa molto leggero, tenue e trasparente. Rinfrescante è l’insieme dei profumi che soggiunge al naso, raccontando note dove la piccola frutta rossa si inserisce in un contesto più floreale. All’assaggio è di corpo leggero, snello e piacevole, con un sorso caratterizzato da una vena sapida e da un gusto d’impronta fruttata. Un’etichetta in cui è evidente l’ottimo rapporto qualità-prezzo, e che ben si trova in tavola, dove si abbina a diverse ricette e preparazioni: provatelo con la pizza e non ve ne pentirete.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Caprai Arnaldo -

Il Grechetto “Grecante” di Arnaldo Caprai è uno dei vini bianchi umbri per eccellenza. La varietà di uve Grechetto è saldamente legata alla storia ed alla tradizione locale, ed è l’espressione del territorio umbro nella sua versione bianca. La cantina Caprai, uno dei nomi più famosi della vitivinicoltura regionale, conosce bene questa speciale dote di appartenenza del vitigno e si impegna a valorizzarlo al massimo delle sue potenzialità. Le caratteristiche di piacevolezza e di freschezza vengono raffinate in un tratto fine ed elegante, che rende il “Grecante” adatto ad innumerevoli contesti. L’obiettivo che guarda alla qualità non può prescindere da una grande cura rivolta all’ambiente ed alla sua sostenibilità, argomento molto a cuore alla cantina Arnaldo Caprai.  “Grecante” è un Grechetto in purezza, proveniente da vigneti situati nella zona di Montefalco, patria del rosso Sagrantino, in Umbria. In seguito alla vendemmia, le uve vengono sofficemente pressate ed il mosto ottenuto è posto a fermentare in contenitori di acciaio. Anche l’affinamento, della durata di 3 mesi, si svolge in acciaio. Un ultimo periodo di almeno 3 mesi in bottiglia completa la maturazione e rende il Grechetto di Arnaldo Caprai pronto per la commercializzazione. Arnaldo Caprai Grechetto “Grecante” ha un colore giallo paglierino, dotato di buona brillantezza. Il suo profumo è intenso e coinvolgente; vira su note di frutta matura e frutta esotica, tra le quali spiccano ricordi di pesca gialla e melone, e note floreali bianche di fresia e biancospino, inserite in una mineralità gessosa e fine. In bocca si rende presente con un corpo pieno e con una freschezza evidente. Si ripropone al gusto, con ancora più nettezza, la vena minerale che rende il sorso teso e protratto verso un finale lungo e piacevolissimo. Una foto liquida del territorio Umbro immortalata in bottiglia.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Marco Merli -

Con la sua personalità genuina e spontanea, il Rosso ‘0182022’ della Cantina Marco Merli è in grado di deliziare i sensi di qualsiasi appassionato di vini artigianali. All’interno della propria tenuta, il vignaiolo umbro Marco Merli alleva seguendo i dettami del biologico e della biodinamica diverse varietà a bacca nera, tra cui Sangiovese, Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon e Merlot, vitigni che beneficiano della generale composizione argillosa, sabbiosa e calcarea dei suoli, nonché delle altitudini comprese tra i 280 e i 380 metri sul livello del mare. Le prime cifre che forma l’appellativo del vino, vale a dire ‘018’, stanno a significare che la bottiglia in questione appartiene alla diciottesima edizione di questa etichetta. ‘0182022’ Rosso Cantina Marco Merli ha origine da uve rosse cresciute in accordo ai principi dell’agricoltura biologica integrata da pratiche di biodinamica. Le viti sono radicate su terreni principalmente composti da argilla, sabbia e calcare a un’altitudine compresa tra i 280 e i 380 metri di quota. Una volta raccolte a mano, le uve vengono vinificate in rosso a grappolo intero attraverso fermentazione alcolica spontanea con macerazione carbonica in vasche di acciaio inox o tini di cemento. Lungo l’intero processo di lavorazione sono poi escluse pratiche di filtrazione, chiarifica e stabilizzazione. Il Rosso ‘0182022’ della realtà viticola artigianale umbra Cantina Marco Merli è di colore rosso rubino brillante. Al naso si percepiscono sensazioni di frutti neri come la mora e il mirtillo, combinate a lievi sentori erbacei e ferrosi sul finale. Succoso, croccante e beverino l’assaggio, munito di tannini maturi e pungente freschezza. In virtù della sua immediatezza e facilità di beva, questa bottiglia rappresenta la scelta ideale come vino per spensierate occasioni conviviali.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Roccafiore -

Il “Prova d’Autore” è un vino rosso umbro dal profilo possente, in cui la ricchezza della struttura si avverte sin dal primo sorso. L’affinamento di due anni in legno è senza dubbio elemento importante di quest’etichetta, che nasce però da un mix di varietali, Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano, già di per sé vocati a realizzare vini intensi e di corpo. Personalità, calore e vigore si ritrovano in una bottiglia che tocca gli apici qualitativi dell’intera produzione di Roccafiore. “Prova d’Autore” di Roccafiore ha origine dall’unione di Sangiovese, Sagrantino e Montepulciano. Queste varietà crescono nelle vigne che circondano le colline di Todi, a circa 350 metri sul livello del mare. Le viti crescono con il sistema del guyot, e tra i filari si praticano operazioni che si rifanno al biologico. Il basso impatto ambientale è fondamentale per la proprietà di Roccafiore, che tra l’utilizzo di biocarburanti, energie rinnovabili e riduzione dei sistemi idrici cerca di realizzare una produzione che sia rispettosa dell’ambiente. Il mosto fermenta spontaneamente in contenitori d’acciaio grazie alla presenza di lieviti autoctoni, a una temperatura controllata. La macerazione a contatto con le bucce ha una durata di 22-24 giorni. Il vino viene trasferito, per la fase di affinamento finale, in barrique di rovere francesi di primo e secondo passaggio per 2 anni. Il rosso “Prova d'autore” targato Roccafiore si annuncia con una veste color rubino, leggermente tendente al granato. L’insieme dei profumi che avvolgono il naso traccia un percorso olfattivo ricco e complesso, in cui la frutta in confettura si alterna a effluvi speziati e rimandi alla liquirizia. All’assaggio è di ottimo corpo, austero e muscolare, con un sorso che non esita a fasciare il palato con calore e potenza; il tannino è sempre in equilibrio, in perfetta interazione con la componente fresca che snellisce la beva. Un’etichetta che in tavola va abbinata ai piatti di carne e selvaggina, ideali per esaltarne l’ottima struttura.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Bea Paolo -

Il Montefalco Rosso Riserva “Pipparello” di Paolo Bea è l’emblema dell’amore alla terra. Racconta di un territorio, quello umbro, con una complessità ed una profondità uniche, ma soprattutto manifesta l’armonia della natura. È questa infatti la protagonista del lavoro, sia in vigna che in cantina. “La natura va osservata, va ascoltata, compresa, non dominata” come afferma Giampiero Bea. Tale approccio al vigneto ed ai suoi frutti si traduce in vini schietti e veri, proprio come si evince dal nome del Consorzio ViniVeri, che vede tra i suoi fondatori proprio Paolo Bea. Questo gruppo accomuna le cantine aderenti per filosofia e metodo produttivo, volto all’esaltazione dell’equilibrio naturale esistente nell’ecosistema. “Pipparello” è un Montefalco Rosso Riserva composto da un 60% di uve Sangiovese, 25% uve Montepulciano e 15% uve Sagrantino, provenienti dall’omonimo vigneto. Il terreno è prevalentemente argilloso, alternato a strati di ghiaia, e la vigna è collocata ad un’altitudine di 400 metri sul livello del mare sulle colline di Montefalco. Dopo la vendemmia manuale, i grappoli vengono pressati ed i raspi vengono separati dalle bucce. All’interno di contenitori in acciaio inox si svolge la fermentazione alcolica con lieviti indigeni, così come i primi 12 mesi di maturazione. La fase di affinamento prevede poi un periodo di altri 24 mesi in botti di rovere da 25 HL e di 12 mesi in bottiglia. Il Rosso Riserva Montefalco “Pipparello” di Paolo Bea presenta un colore rosso rubino intenso e profondo. Ha, al naso, una bella complessità che si articola sul frutto rosso e di bosco, sulle note speziate di ginepro e vaniglia, e su toni di cuoio. Il tutto è rifinito da una brillante sapidità, rintracciabile al naso così come al gusto. In bocca sapidità e freschezza si legano a definire una verticalità ingentilita da un tannino fine e da un corpo morbido. Austerità e intensità convivono in questo vino umbro di grande territorialità.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: La Palazzola -

Il Verdello della cantina La Palazzola è un bianco dal profilo tipicamente territoriale, ottenuto dalla vinificazione del vitigno autoctono umbro a bacca bianca Verdello o Verdetto d’Aguzzo. Si tratta di un’interpretazione artigianale e molto personale, che viene realizzata con un affinamento in orcio di terracotta. Una scelta che contribuisce a preservare le caratteristiche varietali dell’uva e a donare un profilo maturo, con leggere sensazioni ossidative.   Il Verdello di La Palazzola è un vino che nasce pochi chilometri a sud della città di Terni. La tenuta si trova nel cuore verde dell’Umbria, in una meravigliosa zona collinare. Il clima fresco e sempre ventilato, grazie alle costanti brezze di sud-est, è perfetto per la coltivazione della vite, che ha trovato in queste terre un habitat ideale. Le vigne sono coltivate a cordone speronato e alberello su terreni composti da argille ricche di scheletro. La filosofia aziendale è fondata su un attento lavoro in vigna, che si traduce in calici genuini e schietti, di grande tipicità varietale. Il Verdello è coltivato a un’altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. La fermentazione avviene in barrique con utilizzo di soli lieviti indigeni. Prima d’essere imbottigliato, il vino matura per un periodo di 60 giorni in orci di terracotta da 3,5 ettolitri.   Il Verdello della cantina umbra La Palazzola è un bianco ricco di personalità e carattere. Un’etichetta dedicata a chi ama bere artigianale, lontano dal gusto standard internazionale. L’utilizzo di un vitigno autoctono poco noto e di un processo di vinificazione ispirato alle più antiche consuetudini storiche, contribuiscono a creare il fascino di questo bianco. Il colore è giallo dorato, con riflessi luminosi. All’olfatto è ricco ed espressivo, con aromi di frutta gialla matura, sentori di fieno, erbe officinali, sfumature di miele e lievi sensazioni ossidative. Il sorso è ampio e intenso, con un centro bocca dal frutto succoso e con un finale sapido e armonioso.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Tabarrini -

Il Sagrantino “Campo alla Cerqua” della cantina Tabarrini è un vino dotato di un’anima forte, incisiva e penetrante. È un concentrato di energia e di un fascino del tutto speciale che caratterizza il territorio umbro. La cantina Tabarrini è infatti situata a Turrita, frazione del comune di Montefalco noto in tutto il mondo per essere la zona di elezione del vitigno simbolo dell’Umbria: il Sagrantino. Esso è una varietà estremamente territoriale che, se lasciata esprimere al meglio, sa raccontare una vita avvincente e misteriosa, da svelare sorso dopo sorso. La famiglia Tabarrini crede profondamente nel fatto che un buon vino nasca in vigneto e, per tale ragione, pone la massima attenzione alle pratiche colturali svolte. Il terroir è il primo protagonista nella vinificazione, in casa Tabarrini. Non a caso, infatti, la proprietà è stata accuratamente suddivisa in vigne ben distinte fra loro per caratteristiche e potenzialità espressive, diventando così una ricca tavolozza di colori da cui la mano del pittore attinge per comporre sorprendenti quadri.   “Campo alla Cerqua” è composto da uve Sagrantino in purezza, provenienti da vigne collocate ad un’altitudine di 420 metri sul livello del mare. Esse sono state impiantate 20 anni fa su terreni salmastri e minerali, con struttura ciottolosa. La macerazione sulle bucce ha una durata che supera i 30 giorni. La fase di affinamento si svolge in botti di rovere francese per circa 36 mesi, ai quali fanno seguito altri 12 mesi di sosta in bottiglia prima della commercializzazione. Tabarrini Sagrantino “Campo alla Cerqua” si presenta con un colore rosso rubino profondo e impenetrabile, con qualche riflesso granato nell’unghia. Il suo profumo è coinvolgente e complesso, articolato in note fruttate e floreali, tra cui spiccano la mora e la rosa, su uno sfondo speziato e mentolato. In bocca il tannino evidente e setoso mette in mostra la classe e l’eleganza di questo Sagrantino. Si intuisce una grande potenzialità di affinamento e cresce la curiosità di vedere quali sorprese saprà svelare negli anni.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Tenuta Bellafonte -

Il bianco umbro Trebbiano Spoletino “Arneto” nasce da un messaggio forte e chiaro di cui la Tenuta Bellafonte si fa portatrice: i vitigni autoctoni vanno riscoperti e valorizzati, avendo la forza di non cedere alle facili richieste del mercato, puntando invece alla differenziazione del patrimonio ampelografico regionale, vero punto di forza della viticoltura italiana. Dunque questo Trebbiano Spoletino viene trattato con il rispetto che merita, dando vita a una bottiglia di personalità, profumata, in cui una buona dose di freschezza assicura la tenuta del vino anche per i prossimi cinque anni.  Questo Trebbiano Spoletino “Arneto” nasce dalle uve in purezza di un vitigno autoctono umbro che solamente negli ultimi 10 anni è stato riscoperto da diversi produttori regionali, il Trebbiano Spoletino. Tenuta Bellafonte lo coltiva in parcelle caratterizzate da un sottosuolo ricco di argilla e marne, situate a un’altezza sul livello del mare compresa fra i 280 e i 320 metri. Dopo alcuni giorni di criomacerazione sulle bucce, il mosto fermenta in grandi botti di rovere di Slavonia, svolgendo anche la malolattica. Il successivo affinamento si svolge sui lieviti per una durata di 4 mesi in legno, e poi, dopo l’imbottigliamento, per altri 4 mesi direttamente in vetro. L’“Arneto” è un Trebbiano Spoletino che nel bicchiere si sviluppa con un colore dorato luminoso. Il bouquet di note che avvolge il naso racconta una progressione olfattiva concentrata, che dalla frutta, anche esotica, si dirige verso sentori di erbe aromatiche, spezie e leggeri cenni più minerali. All’assaggio è di medio corpo, armonioso, caratterizzato da un gusto caldo e fasciante, da cui emerge una vivida traccia minerale. Una bottiglia firmata Tenuta Bellafonte molto versatile in cucina, che ben si abbina non solo ai primi e secondi piatti a base di pesce, ma anche a carni di tacchino e pollo cucinate con preparazioni in umido.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Bea Paolo -

Il Rosso “De Veo” di Paolo Bea è un’espressione del territorio umbro di grande tipicità e piacevolezza. Con il suo blend di uve a bacca rossa riassume ed incarna le diverse sfaccettature che definiscono la meravigliosa area centrale dello Stivale. È dotato di una capacità espressiva molto particolare, che proviene dal terreno stesso e dall’ambiente circostante con il quale si trova in perfetto equilibrio. Il modus operandi della cantina Paolo Bea è infatti rivolto alla valorizzazione dell’ecosistema e delle interazioni naturali che lo definiscono. Si lavora, sia in campo che in cantina, secondo un metodo biologico e biodinamico che risulta essere la carta vincente nell’esaltazione del vitigno e della sua tipicità varietale e territoriale. “De Veo” è ottenuto da tre varietà di uve differenti: Sagrantino, Sangiovese e Montepulciano, partecipi rispettivamente con il 65%, il 25% e 10%. Esse provengono da vigneti collocati ad un’altitudine di 400-430 metri sul livello del mare, presso le località San Valentino, Pagliaro e Cerrete. I terreni sono prevalentemente argillosi e limosi, stratificati in alternanza a ciottoli di fiume. In seguito alla vendemmia manuale i grappoli vengono trasportati in cantina, dove in fase di pressatura avviene la separazione delle bucce dai raspi. Una macerazione di 36 giorni precede la fase di maturazione, che si compone di un periodo di 20 mesi in contenitori di acciaio inox, 10 mesi seguenti all’interno di botti di legno grande da 20 q.li. e per finire 30 mesi di sosta in bottiglia. Paolo Bea “De Veo” è un rosso dal color rubino profondo. Il suo profumo ricorda la frutta scura e le spezie, su note animali di pellame e di cuoio. In bocca presenta un corpo morbido e pieno, scandito da sapidità e da un tannino levigato. Ciò che affascina al naso trova conferma nel gusto, definendo il profilo completo di un vino complesso capace di emozionare.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Terra Di Rovo -

Il Trebbiano Spoletino firmato Terra di Rovo è un vino bianco umbro che emerge per i suoi profumi di frutta matura e fiori di campo, autentica espressione di questa varietà autoctona del territorio di Spoleto. La nascita della realtà produttiva Terra di Rovo risale al 2015, anno in cui si concretizzò il desiderio di Giulia di tornare nella campagna dove è cresciuta e alla quale è tanto legata. I filari si estendono su appena 1,2 ettari e sono coltivati con amore da Giulia assieme ad Alessandra e Roberto, custodi della vigna e dell’ulivo. Il valore che guida la visione produttiva della tenuta è il rispetto della biodiversità, allo scopo di sviluppare un microsistema vigneto-natura in reale salute. Terra di Rovo Trebbiano Spoletino deriva da sole uve Trebbiano Spoletino coltivate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica su terreni altamente minerali costituiti da fossili marini e vene di argilla, a un’altitudine di 350 metri sul livello del mare. Alla raccolta manuale in cassette, associata a un’attenta cernita dei grappoli, segue la vinificazione in bianco tramite fermentazione alcolica spontanea del mosto in tini di acciaio inox. Il conseguente processo di maturazione di un anno ha luogo in vasche di acciaio ed è seguito da ulteriori 18 mesi di affinamento in bottiglia. Durante tutta la lavorazione il vino non subisce alcuna operazione di chiarifica o filtrazione e non vengono neanche aggiunti solfiti. Il Trebbiano Spoletino Terra di Rovo possiede una tonalità giallo paglierino dai bagliori dorati. Lo spettro aromatico si articola su profumi di frutta a polpa gialla, agrumi, fiori di campo, frutta tropicale, pepe bianco, fiore di mandorlo ed erbe aromatiche. Complesso, schietto e di buon corpo al palato, dalla progressione fresca e succosa che poggia su un finale sapido.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Tiberi -

"Il Bianco" della Cantina Tiberi è un vino umbro, prodotto con due vitigni storicamente coltivati nel territorio: il Grechetto e il Trebbiano. Nasce dall’idea di realizzare un bianco immediato e diretto, che esprima le caratteristiche fruttate delle uve senza troppe mediazioni e con un lavoro in cantina orientato al minimo intervento. Un bianco dagli aromi piacevolmente fragranti, con in primo piano un bel frutto maturo, protagonista anche al palato, accompagnato da sensazioni sapide e da una vivace freschezza finale. Il vino “Bianco” nasce nella piccola tenuta di proprietà, tre ettari di vigneto situato nel territorio collinare che circonda Perugia a un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare. Le vigne possono godere di un’ottima esposizione a sud ovest e sono piantate su terreni ricchi di scheletro, molto drenanti.  Terminata la vendemmia, le uve sono pigiate nel torchio e il mosto viene avviato alla fermentazione spontanea con utilizzo di soli lieviti indigeni. Il vino matura alcuni mesi in vasca d’acciaio e viene imbottigliato manualmente, senza aggiunta di solforosa, dopo due travasi effettuati seguendo il calendario delle fasi lunari. "Il Bianco" è prodotto dalla Cantina Tiberi con l’intento di rinnovare la grande tradizione dei vini semplici, caratterizzati da una fragranza fruttata piacevolmente espressiva fin da subito. Un calice da gustare per la sua genuina e schietta immediatezza e per assaporare le sensazioni fragranti dell’uva matura. Il colore è giallo paglierino. Al naso si apre su sensazioni floreali e aromi di frutta gialla, accompagnati da ricordi iodati e di erbe della macchia mediterranea. Il sorso è piacevolmente ricco e succoso, con finale sapido e rinfrescante.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Tiberi -

Il bianco "La Torre” di Tiberi è un vino umbro schietto e genuino, realizzato ancora in modo artigianale, con l’intento di preservare il gusto tipico della tradizione del territorio. È prodotto con i vitigni a bacca bianca storicamente coltivati in Umbria, Trebbiano, Malvasia, Grechetto e una piccola percentuale di uva Pecorina, vinificati con una breve macerazione sulle bucce. Il bouquet è particolarmente intenso e ricco, con aromi di frutta gialla, frutta esotica e sfumature speziate. Fragrante e fruttato al palato, chiude su note fresche e sapide. Il vino bianco "La Torre" nasce nella piccola tenuta di proprietà, tre ettari di vigneto situato nel territorio collinare che circonda Perugia, a un’altitudine di circa 350 metri sul livello del mare. Le vigne possono godere di un’ottima esposizione a sud ovest e sono piantate su terreni ricchi di scheletro, molto drenanti. Le piante del vigneto di uva Pecorina, hanno circa 150 anni e costituiscono un’importante memoria storica della viticoltura del territorio. Terminata la vendemmia, le uve sono avviate alla fermentazione spontanea con utilizzo di soli lieviti indigeni in tini aperti, con una macerazione sulle bucce di un paio di giorni. Il vino matura alcuni mesi in vasca d’acciaio e viene imbottigliato manualmente, senza aggiunta di solforosa, dopo due travasi effettuati seguendo il calendario delle fasi lunari. Il “La Torre” di Tiberi è un vino bianco dal gusto immediato, che porta in primo piano le caratteristiche dell’uva matura e i suoi aromi, con un minimo intervento in Cantina e un bassissimo uso di solfiti. Figlio dei vitigni autoctoni della terra umbra, grazie a una leggera macerazione sulle bucce esprime profumi intensi di frutta gialla matura, albicocca, frutta disidratata e leggere sfumature speziate. Al palato ha un buon corpo, con aromi morbidi, che ricordano la frutta esotica e una vivace freschezza che ne rende molto gradevole la beva.

Da: Callmewine.com | 1 | Brand: Roccafiore -

Il "Fiordaliso" di cantina Roccafiore è un bianco umbro a base Grechetto di Todi, a cui viene aggiunta una piccola percentuale di Trebbiano Spoletino. Si tratta dei due vitigni a bacca bianca storicamente presenti nell’area di Todi, che conferiscono al vino un profilo decisamente territoriale. La vinificazione esclusivamente in acciaio, consente di conservare un volto fruttato e fragrante delle uve e di esaltarne le caratteristiche varietali d’intensità e freschezza, unite a una piacevolissima immediatezza di beva. Il bianco "Fiordaliso" viene prodotto dalla cantina Roccafiore nella tenuta aziendale che si trova nei pressi di Todi. Le splendide colline della campagna umbra, sono il paesaggio in cui vengono coltivate le vigne di Grechetto di Todi e Trebbiano d’Abruzzo. Le belle esposizioni a circa 350 metri sul livello del mare, i terreni di matrice calcareo-argillosa e il clima fresco, con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, si sono rivelati ideali per portare a piena maturazione le varietà a bacca bianca con buona ricchezza aromatica. La raccolta dei grappoli è manuale e la vendemmia si svolge generalmente nel corso della prima decade di settembre. Dopo la pressatura soffice delle uve, il mosto fiore viene fatto fermentare in vasche d’acciaio a temperatura controllata con utilizzo di soli lieviti indigeni. Il vino riposa poi sempre in acciaio per un periodo di 6 mesi e termina il processo d’affinamento con alcuni mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il "Fiordaliso" è un bianco fresco e fruttato, che deve il suo successo alla piacevolezza espressiva semplice e diretta. Nel calice si presenta con un colore giallo paglierino dai tenui riflessi dorati. All’olfatto esprime profumi fiori bianchi, fiori ed erbe di campo, aromi agrumati di pompelmo rosa, mela e susina. Al palato è armonioso, con un frutto delicato e un allungo sapido, che conduce il sorso verso un finale di gradevole ed equilibrata freschezza.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Ean: 9788874612383 -

Il catalogo illustra il percorso della mostra che, partendo dalla Pinacoteca \"Bruno Molajoli\" di Fabriano in cui vengono esposte circa novanta opere relative al contesto artistico umbro-marchigiano del XIV e XV secolo, si snoda nell'esplorazione di itinerari attraverso le chiese di Sant'Agostino, di San Domenico fino alla cattedrale di San Venanzio. Le numerose opere esposte, poco note al vasto pubblico, mirano a stabilire definitivamente le coordinate di una scuola marchigiana, e in particolare fabrianese, sviluppatasi sull'eredità di Giotto. In questo scenario ricco e vario trovano posto autori di fondamentale rilievo, a cominciare dal Maestro di Campodonico, artista potente e originale, dalle qualità formali ed espressive uniche nel panorama artistico del XIV secolo, sulla cui identità si indaga lungo traiettorie e suggestioni inedite; Allegretto Nuzi e Francescuccio di Cecco Ghissi, dal prezioso decorativismo antinaturalista e ai limiti dell'astrazione; Gentile da Fabriano, che si riappropria della tradizione giottesca rinnovandola e aggiornandola attraverso numerose influenze. Il nesso tra pittura e scultura è indagato grazie alla presenza di autori tra i più significativi del periodo, come il Maestro dei magi, le cui opere presentano un nesso con la pittura di Allegretto Nuzi la cui suggestione è quanto mai viva e presente.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Ean: 9788880168782 -

Terni accoglie la mostra dedicata al pittore Amerigo Bartoli, che in questa città nacque. Nell'opera pittorica presentata, il territorio ternano e umbro in generale, coinvolto nell'aura dei poliedrici interessi artistici di Bartoli, acquisisce una dimensione che riscatta la monotonia della quotidianità del vedere e si accende di luci e di plasticità inedite. (Silvia Giani, presidente F.I.D.A.P.A. Terni)

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Cesare Duchi Ean: 9788866722397 -

Il romanzo \"Un sogno che si avvera\" racconta la storia di Alvaro, un giovane umbro, pieno di ideali e di speranze, che entra in politica e tenta di far valere le sue idee. Candidato per la Lega ottiene a sorpresa un seggio da deputato e così si trasferisce a Roma, per partecipare alla vita politica della nazione. Qui fa amicizia con altri due onorevoli, uno di destra e uno di sinistra. Nonostante il pensiero politico, talvolta discordante, specialmente su tematiche quali l'identità nazionale, l'immigrazione e l'economia, i tre stabiliscono un saldo legame fra di loro. Alvaro trova anche una donna che ama. Tutto sembra procedere per il meglio quando alcuni accadimenti andranno a sconvolgere la sua vita.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Annamaria Bartolini;giovanni De Santis Ean: 9788893923989 -

La storia sismica dell'appennino umbro-marchigiano affonda le sue radici nelle più antiche fonti letterarie, già dal V secolo a.C. e viene a confondersi, sullo sfondo, con i colori, con i profumi, con le bellezze artistiche e naturali che da sempre affascinano chi visita l'Umbria, il Cuore verde d'Italia. Con un artigianato ben radicato nella tradizione e uno storico patrimonio industriale, l'Umbria, vocata a un turismo multiforme, oltre che religioso per aver dato i natali a San Francesco, Santa Chiara e San Benedetto, racchiude in sé una miriade di sfaccettature che ne fanno una regione centrale ma, al tempo stesso, marginale nel panorama italiano per posizione geografica e scelte politiche. Il paesaggio ameno, poi, si scontra con la violenza, tragica e imprevedibile, dei terremoti che, quasi ciclicamente, continuano a raderne al suolo le case, ferendo nell'anima gli abitanti sempre più tentati di fuggir via.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Giacomo Papi Ean: 9788807035616 -

Il Maestro Klaus Signorini, artista famoso in tutto il mondo per le sue disinstallazioni, sta per festeggiare 80 anni nel castello umbro dove si è ritirato. Intorno alla grande piscina di Gheddafi – che il Maestro ha smontato e rimontato piastrella per piastrella nel castello – ci saranno tutti i domestici, l’infermiere-spacciatore Mario, una troupe impegnata a girare un documentario sulla sua vita, i due nipoti Tobia e Lucrezia e i pronipoti Gaia e Juan Julio, l’algida gallerista Emanuela Goldman e l’avido avvocato Magnoni. Il vecchio artista sa che tutti penseranno alla sua eredità, più che al suo compleanno, ma ci si aspetta comunque una settimana di grandi risate, nuotate, mangiate, battute di spirito e di caccia, con il fucile e con il falco. Qualcosa, tuttavia, va storto perché al loro arrivo Klaus è morto: Inés, la cuoca peruviana, lo trova in cantina in uno dei grandi congelatori per la cacciagione. L’avvocato è fuori di sé perché ha scoperto che Klaus aveva appena ritirato 5 milioni in contanti dalla banca e accusa il personale di averlo ucciso per intascarsi il denaro. Ma i domestici non ci stanno e Florin, il tuttofare con precedenti penali e senza permesso di soggiorno, si ribella. La rivolta prende la mano a tutti, e in un attimo i padroni si trovano a servire cocktail, in livrea e crestine, ai domestici sdraiati al sole, a bordo piscina.

Da: Lafeltrinelli.it | 1 | Brand: Teresida Leonelli Ean: 9788868080587 -

Di Poggio di Otricoli, piccolo paese umbro situato nella provincia di Terni, si conoscono le origini storiche, ricostruite attraverso alcuni documenti e citazioni raccolti da studiosi di storia locale, ma non c'è nessun documento che sia testimonianza della sua storia recente e niente che ricordi come si viveva a Poggio qualche decennio fa. Cosa c'è da raccontare del recente passato di Poggio? Pochissimo forse, ma poiché nessuno ha provveduto fino ad oggi e probabilmente nessuno riterrà utile farlo in futuro, per scongiurare il pericolo che i ricordi siano cancellati per sempre dalla memoria forse vale la pena farlo. Ne nasce un racconto che rispecchia ciò che è accaduto, è stato vissuto ed è ricordato.